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Watch log, day sixteen. (anti)Social life.

08 Oct 2008

La mia vita sociale, come ben sa chi mi conosce bene, è praticamente nulla. Serate casalinghe all'insegna del cibo e della "interessante conversazione" in casa di qualche amic@ che offra sintonia, occasionali uscite veicolate più dalla compagnia e dall'insistenza altrui che dalla mia (praticamente nulla) voglia di vedere gente.

 

Sarà che passando le mie giornate in mezzo all'umanità arriva un'ora in cui chiedo solo silenzio... Sarà perché ogni volta che pesto un locale mi ritrovo che qualcuno mi inizia a parlare di lavoro...

Fatto sta che sono in una città nuova, in cui sono il signor nessuno, e ancora non ho avuto modo di pestare alcun tipo di locale pubblico. Lo scorso weekend mi volevano portare a ballare al Pachá per il mio compleanno, oggi m'hanno chiesto di andarci a bere una birra.

La birra, si, me la bevo ogni sera a casa. Luce soffusa e musica tranquilla, e soprattutto nessuno attorno...

Come cazzo faccio ad essere così fottutamente sociopatico ed antipatico?

Ma come cazzo faccio a lavorare con la gente?

[...] era d'altronde uno di quegli uomini che amano assistere alla propria vita, ritenendo impropria qualsiasi ambizione a viverla [...] A. Baricco, "Seta", 1996