Notte di Halloween, notte di streghe e tormenta.
Ho appena finito l'ultimo cliente, e si concludono cosi' 5 settimane di lavoro altalenante negli Stati Uniti.
La giornata e' finalmente stata proficua: pare che finalmente qualche risultato arrivi, ma come al solito io sto impacchettando tutto per spostarmi di nuovo. E stavolta piu di altre ne sentivo la necessita'.
Pian piano s'approssima la mezzanotte, il vento tiepido rende le notte magica e le strade piene di streghette discinte appagano lo sguardo.
Hylan Boulevard si sta allestendo per la partenza della Maratona, domattina davanti al negozio si raduneranno i piu' di 40mila corridori che imboccheranno il ponte di Verrazzano per lanciarsi verso Brooklyn.
Finita la Asahi gelata che avevo sognato tutto il pomeriggio, ora reimpacchettero' le mie pertinenze nella valigia che lunedi' mattina un furgone della UPS inghiottira' per l'ennesima volta.
Dopodiche', m'incamminero' verso il traghetto per Manhattan.
Da un mese un Jack-o'-lantern di plastica mi osserva da ogni vetrina su cui cada l'occhio, la notte e' giunta.
L'Empire State Building illuminato di viola ed arancione, avenues affollate da milioni di facce dipinte.
Forse l'Halloween Party al Last Rites e' ancora in corso, fose mi limitero' a camminare e scattare foto come mio solito.
Forse mi azzardero' a vincere la mia sociopatia ed entrare in qualche locale, chissa'...
Last evening in negozio, fra un paio di giorni volo a Los Angeles e non ho la piu' pallida idea se avro' ancora internet fra le mani prima della partenza oppure no. E chissa', prima o poi magari riusciro' a buttar giu' quattro linee con un senso.
Nel frattempo, arrivederci...