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Watch log, day fortynine. Waimate

10 Nov 2008

Ho appena spedito un altro pacco di libri, la gente torna dai viaggi carica di vestiti e io lo faccio con 30 chili di carta stampata per colorare le pareti del negozio.

Sono appena stato a Waitangi, ma sono rimasto deluso.
Tanto (troppo) commercio, in qualcosa che dovrebbe salvaguardare la cultura Maori e invece serve solo a renderla un'attrazione turistica. Chiedono soldi per ogni dettaglio.
La stessa gente che mi circonda, non mi è congeniale. Ho notato una coppia di pensionati guardarmi camminare a piedi nudi e ridacchiare, e mi sono sentito fuori luogo.

Nel piano di viaggio che mi sono prefissato, per poter vedere le cose ad orari congeniali mi sono trovato a dover dormire in un posto turistico, e dopo aver provato l'ospitalità di Wendy ed Urbi è stato come ricadere col culo sui sassi dopo aver provato le piume.

Il tempo di finire il panino e il caffè, spedito il pacco, e scomparirò nuovamente nel nulla ignoto, verso l'entroterra.

Ieri tappa a Russell, la prima storica capitale della colonia britannica. Ai tempi definita "The Hell Hole of the South Pacific", un posto dove non esistevano leggi né giustizia, dove contava solo la sopravvivenza e le frastagliate baie della Bay of Islands erano il rifugio della metà dei pirati di questi mari.
Per la prima volta nella mia vita ho provato il Fish and Chips, ho deciso che non è nulla di che, ma ho goduto della pinta di Mac's Gold e dell'attimo di pausa nel cammino, di fronte al mare.

Su consiglio di Wendy ed Urbi, sono venuto diretto ad Ahipara, all'imbocco della Ninety Miles Beach.
Appena mollata la valigia sono uscito a camminare sulla sabbia, l'occhio fisso al nulla dell'orizzonte davanti a me, e la consapevolezza che l'espressione "arrivo fino in fondo e torno" in questo caso significherebbe 7 maratone. 140 chilometri di sabbia compatta, farinosa, calda e ininiterrotta.

L'orizzonte appena fuori dalla finestra, in una stanza con vista oceano. Mi sono regalato una bottiglia di Gewurtztraminer Locale, fruttato e delicato, ed un insalatone di avogados raccolti stamattina tagliati fini fini con germogli di soja, carote grattugiate e cipollotti sminuzzati.
Un tavolino di legno davanti alla spiaggia, l'odore della salsedine ed i gabbiani che urlano in lontananza.
Meraviglioso.

Alla facciazza di tutti quelli a cui sto sul culo, mi sono regalato un meraviglioso momento di pace e serenità, per festeggiare la vita.
Sono felice.